mercoledì 12 marzo 2014

FIGLI FELICI...appunti di una bella serata!

Come vi avevo promesso, ecco qui gli appunti presi durante la conferenza "FIGLI FELICI" tenuta presso il nostro asilo martedì scorso dalla dr.ssa Paola De Vera D'Aragona, danzamovimento terapeuta, scrittrice, Istituto RIZA Medicina Psicosomatica Milano e dalla dr.ssa Luciana Caporali, neuropsicomotricista dell'età evolutiva.
Spero possano esservi utili per crescere FIGLI FELICI!!!
Buona lettura!

Laura



Comunicare non è semplice, bisogna scegliere bene le parole ed il modo in cui si parla, soprattutto ai bambini, che vanno considerati nella loro interezza, come un'unità.
Il bambino è uno specchio, che trasmette quello che vive interiormente. Il suo comportamento riflette, quindi, ciò che sente dentro di sé. E' chiaro, quindi, che il rapporto che ho con mio figlio verrà trasmesso a lui e, di conseguenza, il suo atteggiamento sarà influenzato dal mio. La felicità è contagiosa: se io sono un genitore felice, questa felicità verrà trasmessa al mio bambino.

GENITORE IPERPROTETTIVO
Il punto debole di questo tipo di genitore è l'avere difficoltà a lasciare andar via il proprio figlio quando è il momento. Non ci si deve sostituire sempre al bambino, questo atteggiamento non lo renderà autonomo. Bisogna occuparsi un pochino meno dei figli e un po' di più di noi stessi.



GENITORE INTRANSIGENTE
La sua filosofia è "i grandi comandano e i bambini devono obbedire". Il rigore per questo tipo di genitore è irrinunciabile. Ha uno spiccato senso del dovere. Ma il bambino si scontra con questo senso del dovere. Bisogna ogni tanto lasciarsi andare. La rigidità nasconde una fragilità. Il genitore intransigente deve ogni tanto mettersi al posto dell'altro. Nella regola ci deve essere anche l'eccezione.

GENITORE INSICURO
Non sa come fare tra la regola e la non regola; non riesce a gestire questa insicurezza, non sa mai bene cosa fare. Questa insicurezza è ambivalente e il bambino si sente confuso. E' molto meglio un bambino che si sente bene o maluccio, piuttosto che confuso.
Sicuramente il genitore insicuro è una persona con bassa autostima, che rimanda le decisioni, sperando che i problemi si risolvano da sé.
Il consiglio per questi genitori è di tenere dei piccoli punti fermi, cominciando dalle piccole cose, ad esempio riordinare la cameretta. Non bisogna all'inizio mirare troppo in alto, altrimenti non ce la fa.
Il bambino ha bisogno di regole. il genitore non deve giudicarsi, ma lavorare sulle piccole cose per creare armonia con i figli.

GENITORE EQUILIBRATO
Per questo tipo di genitore sono importanti le regole ma considera l'educazione come un dialogo dove  ogni tanto arretra lui e ogni tanto arretra il bambino. Questo genitore dà spazio al bambino.




Con i bambini bisogna essere costruttivi e non distruttivi. Non è facile essere autorevoli e accoglienti nello stesso tempo, ma è necessario.
Genitore non si nasce, ma lo si diventa a poco a poco. Bisogna essere disponibili a mettersi in discussione, partendo dall'accettare di essere imperfetti.
Quando ad un genitore viene detto che il figlio "non funziona bene" scatta un meccanismo di difesa, per cui non si accetta questa cosa. Bisogna, invece, accoglierla per cercare di capire e migliorare.

E' importante con i bambini:
  1. non appiccicargli un'etichetta;
  2. occuparsi della propria felicità;
  3. rimediare agli errori senza tormentarsi;
  4. lasciare libero il bambino;
  5. imparare da lui;
  6. fidarsi delle sue risorse.
1) NON APPICCICARGLI UN'ETICHETTA
Etichettare un bambino (chiacchierone, timido, ecc ecc) lo ferma in quello stato lì e questo modo di essere il bambino se lo porterà dietro sempre. Questa cosa vale anche per le etichette positive (secchione, simpaticone, ecc ecc).

2) OCCUPARSI DELLA PROPRIA FELICITA'
E' importante ritagliarsi dello spazio per coltivare la propria felicità, che è contagiosa e verrà trasmessa al bambino.

3) RIMEDIARE AGLI ERRORI SENZA TORMENTARSI
Cerchiamo di essere generosi con noi stessi. Il tormento passa al bambino e reagisce male. Tutti sbagliamo, quindi bisogna mettere in atto dei rimedi ma non bisogna mai tormentarsi. Con il tormento i bambini si innervosiscono e diventano irrequieti, perché il tormento dei genitori i bambini non riescono a capirlo. Nel tormento non si trovano soluzioni, quindi è uno stato d'animo che non aiuta e va evitato. Bisogna dimenticare i sensi di colpa.

4) LASCIARE LIBERO IL BAMBINO
E' importante farlo sperimentare per raggiungere l'autonomia.

5) IMPARARE DA LUI
I bambini vivono il presente, per questo motivo sono capaci di perdonare anche l'amichetto che gli ha fatto un torto.

6) FIDARSI DELLE SUE RISORSE
...e condividere con lui le cose che fa! "Guarda cosa ho fatto! Guarda cosa ho trovato!" Mai ignorare questi suoi richiami di attenzione, sono importantissimi! Bisogna dargli attenzione, perché il bambino impara dalle nostre reazioni ed espressioni.


L'EDUCAZIONE NON GETTA IL SEME IN TE
MA FA GERMOGLIARE
I TUOI SEMI

(Gibram)

EDUCARE, deriva dal latino educere, tirar fuori, dare alla luce.
L'educatore tira fuori dal bambino quello che di importante già contiene, che si trova in uno stato embrionale, nel rispetto delle sue inclinazioni naturali e della sua personalità.
Il seme ha bisogno di tempo, di nutrimento e della terra che lo accoglie e che diventerà con il tempo il suo campo di crescita; non ha bisogno di forzature o imposizioni.

COSA SERVE AL BAMBINO PER CRESCERE BENE?
  1. limiti, divieti, regole: non è facile mettere regole ma esse sono fondamentali, perché servono per sviluppare il suo spirito critico.
  2. fiducia: dare fiducia al bambino, ma soprattutto essere convinti noi, che stiamo facendo la cosa giusta. Bisogna aiutare il bambino a fargli prendere la consapevolezza che ci sono delle difficoltà, ma che lui ha i mezzi per superarle da solo, con le sue forze.
  3. coerenza: l'incoerenza mette in difficoltà il bambino, perché non capisce cosa sta succedendo, cosa si può fare e cosa si deve fare. Dobbiamo sempre tener fede a ciò che diciamo: MAI DIRE UNA BUGIA ad un bambino! Perché perderemmo credibilità e la sua fiducia. Il bambino non dimenticherà mai ciò che dicono i genitori. Una bugia per il bambino è un inganno.
  4. protezione: esprimere sempre il proprio amore incondizionato. Le rassicurazioni sia fisiche che psicologiche sono per i bambini importantissime e, quindi, vanno sempre date. I bambini che fanno male agli altri hanno bisogno di MOLTA protezione. Se un bambino picchia, morde, dà sberle, graffi, bisogna massaggiare le mani, la bocca, la parte che ha fatto male perché questa loro azione denota un bisogno grande di rassicurazione (ovviamente prima rassicurerò e coccolerò il bambino che ha subìto l'aggressione). Se un bambino piange un motivo c'è sempre e allora bisogna rassicurarlo e aiutarlo a superare quel malessere.
  5. libertà: bisogna lasciar sperimentare i bambini, stando al loro fianco. I bambini più forti sono i più consapevoli dei pericoli e delle proprie capacità. Se noi non accettiamo di gestire la nostra ansia, lui sarà costretto a fare i conti con la sua, prima o poi.
  6. affetto: deve esserci soprattutto quando loro ne hanno bisogno. I rinforzi, il dirgli "bravo!" quando ha fatto qualcosa bene, fanno bene e incoraggiano, lo motivano a rispettare le regole e gli fanno capire che ci accorgiamo di loro e dei loro progressi.

IDENTIKIT DEL PICCOLO TIRANNO
  • non ha il senso del limite e questo è alimentato dal fatto che viene sempre accontentato.
  • non sa tollerare la frustrazione; questo perché ottiene tutto senza sforzo.
  • non rispetta né riconosce i diritti dell'altro. Vede l'altro come un suo prolungamento che serve a soddisfare i suoi bisogni e non come persona a sé stante.
BAMBINI CAPRICCIOSI

Sono bambini molto insicuri. Se prendiamo per forza i loro capricci rischiamo di consolidare la loro fragilità. Non serve annullarsi per il bambino. Il bene più prezioso per lui sono i limiti che gli dai.
Durezza o indifferenza? Serve solo autorevolezza!
Fa i capricci? Digli di no e allontanati (ma fallo veramente!!). Al supermercato si butta a terra e fa i capricci? Comincia a camminare e digli dove lo aspetterai: smetterà e ti raggiungerà!
Premia i comportamenti maturi. Fallo aspettare: stabiliamo noi le priorità. Fallo sentire importante con piccoli incarichi.

INCORAGGIARE: SI' MA COME?
  • regole, ma senza esagerare
  • non dirgli sempre sì
  • le punizioni servono con i bambini piccoli, no con gli adolescenti
  • troppi elogi fanno male!!!