Spesso si sente dire: " i bambini non ascoltano, non stanno attenti, non sentono....."
I bambini non sentono perché sono abituati a vivere immersi in un mondo rumoroso grazie alla presenza di televisori sempre accesi, dei cartoni animati non stop, dalle radio e dai DVD in auto, dai tablet e quant 'altro.
I bambini non sono abituati a dover ascoltare "comandi" importanti da parte dei genitori perché tutte le cose essenziali sono fatte per loro dagli adulti.
I bambini di questi ultimi anni sono estremamente "piccoli" anche se sanno usare mezzi tecnologici meglio dei "grandi". Non sono, quindi, abituati a cogliere il valore delle parole.
In tutto questo emerge evidente che hanno bisogno d'imparare ad ascoltare e ascoltarsi, a stare in silenzio. E' essenziale far recuperare questo valore perché è la strada per ricondurre la parola al suo vero spazio. I bambini non devono chiacchierare continuamente nel corso di ogni attività perché queste non sono parole importanti, ma solo riempitivi del silenzio che loro non sono abituati a gestire.
Insegnanti, abituate i bambini a spostarsi in silenzio, a svolgere qualche attività per poter riscoprire il peso delle parole. Utilizzate un vocabolario essenziale, ma efficace. I lunghi discorsi pieni di parole non sono sempre utili e distraggono.
E' meglio ripetere più volte una frase con indicazioni operative, per esempio, che rispiegare in modo diverso e ampio la stessa azione.
Siate coraggiosi, iniziate il cammino didattico del silenzio e anche i bambini apprezzeranno la nuova scoperta.
Tratto dall'Editoriale della Rivista "Didattica Operativa" (gennaio 2015) a cura di Monica Puggioni.