giovedì 30 aprile 2015

IL TEMPO PER RIFLETTERE INSIEME....



QUANTI TIPI DI INTELLIGENZA ESISTONO?
Lo psiconeurologo  Howard Gardner ha sviluppato una teoria ormai accettata da tutti, secondo cui non esiste un’unica intelligenza ma più forme, che possono integrarsi tra loro o restare separate.
E’ infatti una forzatura collocare in un'unica generica categoria forme di intelligenza diverse, variabili secondo i mestieri o l’ambito di attività.
Le intelligenze descritte da Gardner sono otto:
1) VERBALE e LINGUISTICA ( utilizzare il linguaggio per comunicare ed esprimersi, come possono fare gli scrittori, gli avvocati, gli insegnanti).
2)  LOGICO - MATEMATICA ( calcolare , misurare,analizzare,spiegare, ragionare).
3)  VISIVA e SPAZIALE ( rappresentare il mondo e lo spazio intorno a sé, come i geografi,gli architetti,i pittori, i costruttori di macchine).
      4)  MUSICALE e RITMICA ( come i musicisti).
      5)  CORPORALE e CINESTESICA ( saper utilizzare il corpo, come gli sportivi, i danzatori)
      6)  INTER-PERSONALE ( interagire con gli altri come avviene in tutti  mestieri di relazione, dall’insegnante al commerciante, lo psicologo).
      7)  INTRA-PERSONALE ( conoscere se stessi, saper esprimere i proprio bisogni).
      8)   NATURALISTICA ( conoscere identificare i diversi elementi della  natura, dal regno animale, vegetale, minerale).

 A questi otto tipi di intelligenza, Gardner ha poi aggiunto un’ultima da lui chiamata “ l’ottava e mezza”, ossia  l’intelligenza  esistenziale  la capacità di interrogarsi sul senso della vita, definita anche come la capacità di ragionare sulle  grandi tematiche.
Altri studiosi hanno parlato di intelligenza sociale, emotiva ( Daniel Goleman) e sessuale.
Anche se un bambino può apparire più dotato di un tipo di intelligenza piuttosto che di un altro, è sempre possibile migliorare le sue prestazioni in quegli ambiti in cui risulta meno brillante, purché si “valorizzi”  là dove riesce più facilmente, questo aumenterà l’autostima e la motivazione ad impegnarsi dove si incontrano maggiori difficoltà.
Gli anni della scuola dell’infanzia ,  rappresentano una fase feconda del percorso di crescita in cui si possono porre basi per lo sviluppo delle diverse forme di intelligenza : si parla, si gioca si socializza, si fanno attività motorie, si prende contatto con la musica e con l’ambiente naturale.
E’ anche l’età in cui si mettono  le basi  dell’intelligenza emotiva , i bambini iniziano a porsi i primi interrogativi sulle grandi questioni esistenziali. La vita, la nascita, la morte, i sentimenti e la sessualità.
                                                                    Tratto dalla rivista  “Scuola Dell’infanzia” - Giunti